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ADDESTRAMENTO USA PUNIRE LA GENTE. DOCUMENTARIO CHILE

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Vi presentiamo un documentario in spagnolo su di cui proponiamo la traduzione:

Gli attuali eccessivamente repressivi modi di operare delle forze militari cilene durante le giornate di legittime proteste della popolazione cilena, sono un agghiacciante piano d’azione, la cui preparazione è iniziata durante il primo governo di Sebastian Piñera, che risponde ad interessi globali per eventualità similari, preparato accuratamente dalle agenzie di intelligence statunitensi.

Non si tratta di alcuna teoria complottista, né lo era la partecipazione del governo statunitense al golpe del 1973, mediante azioni sotto copertura per monitorare e creare le caotiche condizioni necessarie per giustificare l’intervento militare, culminato nel golpe 1973 che fece piombare il pase nel periodo più buio e traumatico della sua storia, dal quale si deve ancora riprendere. Dispiace che i fatti si siano svolti sotto gli occhi di tutti, ciononostante, lo stato terminale in cui versa la libertà d’espressione in Cile, al penultimo posto secondo IAPA, dopo Cuba, ossia libertà di stampa pari a quelli di una dittatura, ha impedito che ai cileni sapessero ciò che si stava generando sotto i loro occhi.

Ad aprile 2012, l’ambasciata USA e l’esercito cileno inaugurarono il Fuerte Aguayo, a Con Con, un centro di addestramento che, secondo quanto si disse allora, doveva servire per formare personale di peace keaping o di stabilità civile in zone urbane. E’ in realtà una città in miniatura che conta 8 edifici. All’inaugurazione fu invitata la stampa, che in blocco optò per non informare i cileni né della sua esistenza né del carattere, né del tipo di accordi firmati tra i governi e nemmeno certi tipi di esercizi in cui soldati e carabinieri si vedevano impegnati in simulazioni di guerriglia urbana, combattendo contro civili, alcuni incappucciati ed altri con la kefiah palestinese, sottintendendo chiaramente che i nemici erano i movimenti sociali e gli studenti, che nel 2011 che avevano scosso le coscienze del paese. Significa che le forze dell’ordine da allora sono state impegnate nell’addestramento in scontri urbani anti sovversivi.

La costruzione di questo centro di addestramento è stata possibile grazie ai 500.000$ che sono stati disinteressatamente e gentilmente donati dal Comando Sud delle forze armate statunitensi (Southcom).

L’obiettivo del Southcom era il controllo della stabilità politica del Sud America, per mezzo di basi strategiche e la formazione militare dei suoi soldati nella ex “Scuola delle Americhe“. Il Southcom protegge gli interessi del governo degli Stati Uniti, attivando programmi e politiche per militarizzare il continente con il pretesto di contrastare il narcotraffico, il terrorismo e attualmente i disastri e le emergenze. L’ultimo movimento noto del Comando Sud è stato il colpo di stato in Honduras nel 2009.

“in questo luogo oggi si addestrano di forze di oppressione favorevoli alla borghesia per reprimere e opprimere i movimenti sociali”.

– Cosa pensa del coinvolgimento degli Stati Uniti en in questa base e il finanziamento stanziato per l’addestramento?

– JUDITH KELLY, osservatrice della Scuola delle Americhe; “ Credo che sia un’altra mini Scuola delle Americhe. E’ lo stesso sistema creato per allenare soldati in Georgia per questo tipo di intervento urbano,
possono cercare di spacciarlo per addestramento di peace keeping ma non me la bevo e non credo che nemmeno i cileni se la bevano e credo che nessuno ci caschi, è una farsa”

La gestazione di questo centro di addestramento militare statunitense in Cile coincide con il lucido scoppio dei movimenti sociali capeggiati dagli studenti nel 2011. E’ stato proprio allora che il Ministero della Difesa del primo governo di Sebastian Piñera firmò un accordo di cooperazione con il Gen. Douglas Fraser, comandante del Southcom, con cui si proposero protocolli per supportare paesi colpiti da disastri naturali, fornendo assistenza militare. Successivamente a marzo, al Consiglio Generale dell’Esercito Cileno, partecipò Stephen Johnson, allora direttore per l’area latinoamericana del Center for Strategic and International Studies. In tale sede si accordò il permesso per l’eventuale dispiegamento di forze statunitensi in territorio cileno in caso di emergenza o crisi che vada oltre l’esercito cileno. Il Comandante in Capo dell’Esercito, Juan Miguel Fuentealba, attualmente in carcere in seguito all’inchiesta per corruzione denominata “Milico Gate”, per la sottrazione sistematica di milioni di dollari allo stato, segnalò la necessità di una analisi degli eventuali ruoli che potrebbero assumere le forze armate e dell’esercito in particolare, dati i complessi attuali scenari che si potrebbero creare nell’ambito della sicurezza per la protezione di valori, interessi e beni che la società stessa intende tutelare.

Sorge la domanda: quali valori ed interessi intendeva??
Alla luce dei fatti sappiamo che i complessi scenari ai quali alludeva erano le manifestazioni studentesche ed oggi sono la storica rivolta popolare e l’indignazione cittadina, che si desta dopo 30 anni di sistematico abuso da parte del modello neoliberista estremo, imposto proprio dagli USA durante la dittatura militare, anche essa da questi promossa.

<< E’ interessante che nominino qualcosa “Scuola delle Americhe”, vantandosene pure, ma poi allo scoppio delle proteste dicano “cambiamone il nome, questo farà la differenza!” Istituto dell’Emisfero Occidentale per la Cooperazione sulla Sicurezza, WHINSEC. E’ lo stesso luogo, lo stesso curriculum, gli stessi addestratori, la stessa agenda. La stessa vergogna, ma con un nome diverso!>>

La protesta cittadina in Cile gode oggi di una innegabile legittimità e la avvolge un alone di speranza e di mutuo riconoscimento tra i cittadini, dopo decadi di individualismo rampante, meticolosamente disegnato da un élite che controlla politicamente ed economicamente il Paese, che ha sottoposto ad una gigantesca accumulazione di soprusi e violenze di ogni tipo. Ciononostante, stante la cruente azione repressiva che il governo ha posto in essere, e alla luce della evidenza che rivela l’implementazione, preparazione, assistenza e finanziamento da parte del governo statunitense in seguito all’avviamento del campo anti sovversivi di Fuerte Aguayo a Con Con, viene da domandarsi quale sia la vera origine delle più vistose e coordinate azioni che hanno giustificato, dal punto di vista del governo, il dispiegamento dei militari, il coprifuoco nelle maggiori città del Paese. L’incendio di oltre 300 supermercati sono stati il frutto spontaneo dello scontento? C’è una capacità di coordinamento da parte dei gruppi di opposizione in Cile tale bruciare oltre 40 stazioni della metropolitana simultaneamente senza che i servizi di intelligence avvertissero che qualcosa si stesse preparando? E’ plausibile che essi stessi abbiano acceso la miccia per giustificare tale intervento ma che la risposta della cittadinanza sia andata oltre le aspettative?
Disgraziatamente è ben nota una lunga lista di false flag da parte degli Stati Uniti, con cui si è riusciti a convincere l’opinione pubblica della necessità di intervenire militarmente in altri paesi. Sappiamo che gli interessi transnazionali statunitensi in Cile sono molti: la maggior riserva mondiale di rame, la seconda al mondo di litio, e poi sappiamo che le prossime guerre nel mondo non saranno per il petrolio bensì per l’acqua. Sappiamo che al sud del Cile abbiamo grandi riserve di acqua e in breve tempo sarà la riserva di maggior valore e necessità. Queste domande sono mere speculazioni che il peso della storia stimola ma l’esistenza del campo di addestramento statunitense di Con Con è un dato di fatto. Traete voi le vostre conclusioni, tenendo presente che la controparte è un abile e navigato giocatore nella produzione di azioni sotto copertura. (Traduzione Marianella Diaz)


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