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UOMINI CHIAVE DEL MEDIO ORIENTE

Recep Tayyip Erdoğan (Turchia)
Mohammad bin Salman al Saud (AS) MBS
Abdel Fattah al Sisi (Egitto)
Bashar al Assad (Siria)
Hassan Rouhani (Iran)
Benjamin Netanyahu (Israele)
Tamim bin Hamad al Thani (Qatar) – Al Jazeera
Mike Pompeo (Usa)
Vladimir Putin (Russia)

UOMINI CHIAVE NELL’OMBRA

Yossi Cohen (Mossad)
Saud al Qahtani (SA)
Rabi al Madkhali (sceicco saudita salafita in Libia)
Esmail Qaani (ha preso il posto di Soleimani)

Le potenze esterne al Medio Oriente sono Russia, Usa, Francia e Regno Unito
La Russia è alleata della Siria e dell’Iran, ha ottimi rapporti con la Turchia e con Israele
Gli Usa sono alleati della Turchia e di Israele
con l’Arabia Saudita c’è una vera e propria simbiosi, sono più che alleati, Usa e AS sono legati da un vero e proprio contratto fin dalla nascita dell’Arabia Saudita nel 1926. Sono stati gli Usa a portare al potere la famiglia Saud e creare l’Arabia Saudita
la Francia ha ottimi rapporti con la Turchia e Israele e buoni con l’Iran
il Regno Unito è alleato dell’Oman (dove ha basi militari), ha ottimi rapporti con la Turchia, con Israele e con l’Egitto
1) Sciiti contro sunniti
Per semplificare si potrebbe paragonare alla differenza che intercorre tra cattolici (gli sciiti) e i protestanti (i sunniti)
i Paesi sciiti sono: Iran, maggioranza Iraq, minoranza Siria (ma al potere), Libano (Hezbollah), Qatar, Yemen, Hamas (sunnita ma alleato con Hezbollah)
Paese leader sciita è l’Iran, la cui guida spirituale è la guida spirituale di tutti gli sciiti
i sunniti, da bravi protestanti, sono divisi in tante interpretazioni religiose diverse
la più estrema è quella dei wahabbiti, il credo saudita, esteso in tutta la penisola arabica
le loro caratteristiche sono l’arretratezza culturale e il proselitismo, i Paesi della penisola arabica investono parte dei loro guadagni dal petrolio e dal gas nella costruzione di moschee e di scuole coraniche wahabbite in tutto il mondo
i più estremisti tra i wahabbiti sono i salafiti
i gruppi salafiti più famosi sono al Qaida e Isis
i Paesi sunniti sono: tutti i Paesi della penisola arabica, Giordania, Palestina, minoranza Iraq, maggioranza Siria, Turchia, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e così via
Paese leader sunnita l’Arabia Saudita
tra sciiti e sunniti c’è un odio secolare
soprattutto l’Arabia Saudita odia l’Iran, perché è il suo rivale nella leadership religiosa della regione
la guerra permanente contro l’Iran è iniziata nel 1979 per mezzo di Saddam Hussein e prosegue fino a oggi
il nuovo leader saudita, il principe MBS, pur di mettere l’Iran all’angolo ha rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar, di cui l’AS è stata sempre alleata, ha dichiarato guerra allo Yemen, ha alimentato la guerra civile siriana e si è ufficialmente alleato con Israele
di contro, la Turchia, Paese sunnita, è alleato dell’Iran, anche se nemico della Siria
2) Israele contro anti israeliani
gli alleati di Israele nella regione sono i cristiani maroniti in Libano e l’Arabia Saudita
Egitto e Giordania sono neutrali
con la Siria c’è convivenza di necessità
nemico di Israele è l’Iran, Hezbollah in Libano (appoggiato dalla Siria), Hamas nella Striscia di Gaza
Israele e Turchia sono ex alleati, ora avversari anche se non nemici
Anche perché hanno due alleati in comune: Usa e AS (la Turchia è alleata con l’AS per la guerra in Siria)
Israele è anche alleato della Russia, non foss’altro perché un terzo della popolazione israeliana è russa
3) Libia
Gheddafi è stato cacciato da francesi, britannici, statunitensi, turchi, egiziani, qatarioti e miliziani dell’Isis
Poi, ciascuno di questi attori esterni hanno voluto la loro fetta di torta, sfruttando le divisioni in clan del Paese, scatenando una guerra civile che va avanti da 8 anni
oggi da una parte ci sono i turchi e i qatarioti (asse alleato dell’Iran) che appoggiano Serraj
dall’altra russi, egiziani, francesi e sauditi (attraverso le milizie salafite) che appoggiano Haftar
ma prima ancora delle armi, in Libia parlano le moschee e le scuole coraniche, aperte a centinaia dai sauditi wahabbiti, che stanno come sempre radicalizzando il Paese
4) il ruolo di Israele
Al di là del Libano, attraverso i maroniti, Israele si tiene ufficialmente fuori da tutte le aree di crisi per non alimentare l’odio contro di sé
in realtà, Israele lavora insieme all’Arabia Saudita per mettere all’angolo l’Iran in Siria, in Iraq e nello Yemen
al tempo stesso (anche se potrebbe sembrare un paradosso, di cui è piena questa storia mediorientale) puntella il regime di Assad in Siria, perché una Siria destabilizzata rappresenta un pericolo per Israele, come lo è stato il Libano in passato. E Siria e Israele hanno trovato una convivenza pacifica tra loro
in Libia Israele sta dalla parte dei russi e degli egiziani, contro la Turchia, per questioni di controllo dei pozzi petroliferi nel Mediterraneo, scoperti da poco


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