Deep State, lo Stato profondo (esempio di Salvini e Russiagate)
Possibile mai che i media si chiedano sempre se Salvini ha preso i soldi dai russi; se Trump è stato o no aiutato da Putin a essere eletto Presidente; se la Procura di Palermo riesce o meno a trovare prove sulle stragi di Falcone e Borsellino e sulla Trattativa Stato-mafia?
E che non si chiedano mai chi ha fatto esplodere e ha alimentato lo scandalo legato alla Lega; come mai questo accanimento senza precedenti verso un Presidente Usa che probabilmente ha giocato sporco e mai verso precedenti presidenti che di zozzerie ne hanno fatte altrettante se non di più; oppure come mai molte prove che dovrebbero trovarsi in mano a uomini di Stato non escono mai e perché dopo diciassette anni non si conosce la verità sulle stragi di mafia?
Si chiama Deep State, Stato Profondo. È una sorta di concentrato ancestrale del potere. Si trova lì da prima che questi fatti accadessero e si troverà dopo che di questi eventi non si parlerà più.
Un organismo vivente e mutante, seppur sempre uguale a se stesso, fatto di burocrati, di uomini dei servizi segreti, di uomini d’affari potenti e ricchi da far schifo, di faccendieri (una parola apparentemente innocua che nasconde mediatori che per metà del tempo fanno i ricattatori e per l’altra metà i lacchè occulti di politici e di criminali.
Basta cercare un po’ per scoprire che la documentazione del Russiagate italiano transita attraverso il blog che ha aiutato Trump a essere eletto, legato anche ad ambienti vicini a quella Cia che flirta con il gotha di Wall Street.
Un po’ di più per rendersi conto che il Russiagate che ha colpito la Casa Bianca è alimentato da altri settori della Cia, del Pentagono e dell’Fbi, collegati anch’essi al gotha di Wall Street.
E ancora un po’ di più per rendersi conto che se emergessero le verità sulle stragi di mafia e sulla Trattativa Stato-mafia la nostra Repubblica subirebbe uno sconquasso da cui sarà lungo e doloroso riprendersi.
Ciò non toglie che la Lega è in odore di corruzione, che Trump è diventato Presidente in maniera opaca, che il lavoro dei pubblici ministeri antimafia sia difficile e non sempre porta a risultati.
Se i giornalisti continueranno a porsi le domande sbagliate, però, noi continueremo a darci le risposte sbagliate. Risposte che avranno un solo effetto certo: il perdurare e il rigenerarsi perpetuo dello stesso potere, generazione dopo generazione, capo di governo dopo capo di governo, stagione politica dopo stagione politica.
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