Tedx approda per la prima volta in un carcere italiano, nella casa circondariale di Potenza il 20 marzo 2025. Il tema è il tempo, con otto speaker e tre detenuti che ne esploreranno il significato. Tra gli ospiti, Alessia Piperno, arrestata a Teheran, il giornalista Fabio Bolzetta, l’avvocata Cathy La Torre e il violinista Simone Spadino, che suonerà un prezioso Storioni del 1785.
“Il tempo ci accomuna tutti, ma assume significati diversi per ognuno”, spiega il direttore Paolo Pastena.
Cos’è il tempo? Te lo sei mai chiesto? Filosofi, cantanti, bambini, adulti e chiunque al mondo, almeno una volta nella propria vita, hanno fatto un’introspezione con se stessi chiedendoselo senza mai arrivare ad una risposta.
Il tempo, così presente ma inarrestabile.
Un dolcissimo controsenso.
Veloce, lento, che va avanti e mai indietro.
È invisibile, ma ci cambia, ci corrode e ci fa cambiare.
Non lo vedi, ma c’è… quasi come un’emozione!
Come a dire: “ anche se non mi vedi io ci sono e sono forte, da me non esiste un riparo. Non ti puoi nascondere, perché sono ovunque. Non ti puoi proteggere, né fermarmi perché io ti attraverso. Vado solo avanti a meno che tu non chiuda gli occhi per mandarmi indietro.”
E tu, ti senti così indifeso e così immortale dinanzi a questa forza invisibile, che provi a viverci senza pensarci.
Non lo puoi spiegare, ma puoi darne diverse interpretazioni.
È questo ciò che ho imparato all’evento di TedX svolto a Potenza lo scorso 20 marzo presso la casa circondariale A.Santoro organizzato da un gruppo di ragazzi under 30!
Nato dall’iniziativa di giovani under 30 con il supporto di varie fondazioni e l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, il TEDx di Potenza mira a superare i limiti per creare nuove opportunità.
“Per la prima volta avete portato il dialogo nel mondo carcerario, spesso più luogo di punizione che di rinascita”, ha sottolineato la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno.
Un evento unico nel suo genere, perché per la prima volta in Italia, questo talk è stato fatto in un carcere e i 10 speakers, provenienti da diverse zone d’Italia e ambiti lavorativi, ci hanno parlato proprio di lui: il tempo!
Questa invisibile forza, presente in tutte le discipline scientifiche e non.
L’incontro è iniziato con la professoressa Luisa Torsi, docente presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, che ci ha spiegato come la ricerca studi su nuovi temi innovativi per battere sul tempo la scoperta di malattie importanti e donare nuove speranze alla sopravvivenza umana.
Dopo, c’è stata l’avvocata Chaty La Torre, un energetica travolgente donna di successo nonché attivista italiana specializzata in diritti umani e con forte attenzione alle discriminazioni sull’orientamento sessuale, che ci ha fatto comprendere come i tempi processuali in Italia siano dannosi perché troppo lunghi.
Successivamente, Simone Spadino ha fatto il suo ingresso con un violino italiano realizzato nel 1785, deliziandoci con un’esibizione spettrale e concludendo il suo concerto con una frase in cui era racchiuso tutto “ars longa, vita brevis”, l’arte non ha tempi perché immortale.
Gelsomina Pappalardo, poi, direttore dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del CNR ha fatto vedere come rilevano il tempo metereologico con diverse strumentazioni.
Giuseppe Ferraro, professore di filosofia morale all’Università di Napoli Federico II, ma anche professore di filosofia nei carceri, ha portato una riflessione su come il tempo vada sfruttato al meglio per imparare e comprendere e che, anche contesti come un carcere, possano essere luoghi di insegnamento “ la pena deve valerne la pena”.
Alessia Piperno, poi, conosciuta come viaggiatrice e arrestata ingiustamente in uno dei suoi viaggi a Teheran, ci ha parlato di come scorreva il suo tempo nel carcere. Un tempo lento, che ha fatto riassaporare elementi semplici che la vita frenetica di tutti i giorni ce li fa passare inosservati.
Non sono mancate l’interpretazioni di tempo anche per il dottorando Andrea Losasso, che si dedica alla data science e AI, o Fabio Bolzetta, giornalista di TV 2000, che ha portato la propria interpretazione di tempo.
L’evento è stato ricco di emozioni, sorrisi e lacrime di gioia, ma la cosa che mi ha commosso di più è stato vedere due speakers parlarsi complimentandosi l’uno con l’altro e dicendosi: “ grazie per il tuo lavoro, ci salva la vita!”
Forse perché questo è il senso di tutto, qualsiasi cosa tu faccia ha un senso e salva la vita di qualcuno.
Che sia la filosofia, la musica, il diritto…ad ognuno la sua compagna di vita, per attraversare… Il tempo!