In Sicilia l’Amministrazione regionale di Musumeci aveva avuto almeno tre settimane di preavviso sul possibile arrivo dell’epidemia di Covid. Nonostante le cattive condizioni del suo sistema sanitario, aveva avuto il tempo per prepararsi, per mettere a punto delle contromisure efficaci. Invece, non è accaduto nulla di tutto ciò. La politica regionale ha espresso solo caos e la burocrazia ha fatto il resto. In Sicilia ci sono pochi casi anche perché si fanno pochissimi tamponi. E nemmeno essere chiaramente infetto porta le autorità a farti un tampone. Insomma, la Sicilia al tempo del coronavirus si è dimostrata completamente non in grado di gestire se stessa.
Una giornalista di “Report”, Claudia Di Pasquale, racconta la sua esperienza e ciò che ha scoperto lavorando sul campo.
Claudia Di Pasquale inizia la sua carriera da fgiornalista nel 2000 scrivendo articoli per quotidiani e periodici. Nel 2006 vince la borsa di studio del premio giornalistico “Mario Formenton”. Ha collaborato con la Sicilia, la Repubblica, il Venerdì, D la Repubblica delle Donne, e il settimanale Diario. Dal 2007 al 2011 è stata inviata del programma Exit de La7. Nel 2009 arriva finalista al premio “Ilaria Alpi” con l’inchiesta “Il Mercato dei voti” sulle elezioni regionali del 2008 in Sicilia. Dal 2011 è inviata di Report.