Come ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con l’inizio dell’operazione di guerra Ucraina-Russia, si è creata “una legione /straniera/ internazionale” di volontari “per la difesa territoriale” di Kiev e di tutta l’Ucraina che combatte a sostegno del Paese.
Zelensky ringraziando l’Italia ha riferito che ha avuto “continui colloqui con i leader mondiali, come emerso parlando con il primo ministro Draghi abbiamo raggiunto un straordinario risultato con l’Italia”, inoltre ha detto di aver avuto numerose testimonianze di solidarietà ricevute da tutto il mondo.
Arruolarsi dall’Italia?
Da quanto si evince dalle diverse dichiarazioni si è voluta “formare una legione internazionale” contro la Russia, tanto che sul canale Telegram Ukraine Now sono state pubblicate delle immagine che contengono le istruzioni per gli stranieri che volessero arruolarsi in questo reparto e quindi andare a combattere. Da quel che c’e’ scritto nel volantino che riportiamo in alto i volontari devono presentare una richiesta all’ambasciata o comunque alla rappresentanza diplomatica ucraina, poi procurarsi i documenti e l’equipaggiamento richiesto e infine recarsi all’ambasciata per effettuare un colloquio con un militare per poter ottenere l’emissione del visto in qualità di combattente e redigere la richiesta ufficiale di arruolamento volontario nella Difesa Territoriale delle forze armate ucraine.
Successivamente si dovrebbero ricevere le istruzioni per arrivare in Ucraina dotati, “se possibile”, di tute militari, elmetto, giubbotto antiproiettile e protezioni. Da quel che si evince i rappresentanti delle ambasciate forniranno assistenza nel processo di spostamento verso la guerra.
Una volta arrivati in Ucraina bisogna presentarsi nei punti di raccolta e “andare a combattere contro gli occupanti russi”.
A questo punto ci chiediamo se è lecito arruolarsi per combattere in un esercito straniero.
E’ sicuramente illegale reclutare soldati in Italia senza l’autorizzazione del governo ma è anche vietato arruolarsi per combattere in un esercito straniero, lo sa bene chi è attualmente in prigione per aver voluto andare a sostenere i Curdi o anche chi ha tentato di arruolarsi nella milizia dello stato islamico.
Italian foreign fighter. Maria Edgarda Marcucci detta Eddi, 28 anni, ha militato nell’Unità di protezione delle donne (Ypj) al fianco dei Curdi arrestata assieme a Paolo Andolina e a Jacopo Bindi. Eddi Marcucci è stata condannata dalla procura di Torino alla sorveglianza speciale dopo aver combattuto e considerata “Pericolosa perché ho imparato a usare le armi contro l’Isis”
In Italia è un crimine non solo decidere di partire per andare a combattere ma commette un reato anche chi lavora per l’arruolamento di cittadini italiani senza aver avuto l’autorizzazione del governo. Lo stabilisce il Codice penale e per questo motivo nel nostro paese l’arruolamento è sempre illegale a meno di autorizzazione del governo italiano. Pertanto l’appello per unirsi alla “Legione internazionale di difesa territoriale dell’Ucraina”, che alcune fonti sostengono sia comparso anche sulla pagina Facebook del consolato ucraino in Italia e poi subito rimosso, sembra essere illecito senza autorizzazione governativa.
Articolo 288 C.P. “Chiunque nel territorio dello Stato e senza approvazione del Governo arruola o arma cittadini, perché militino al servizio o a favore dello straniero, è punito con la reclusione da quattro a quindici anni. La pena è aumentata se fra gli arruolati sono militari in servizio, o persone tuttora soggette agli obblighi del servizio militare”.
Se si vuole andare a combattere e partire, ad esempio per l’Ucraina, si deve ottenere una formale autorizzazione governativa altrimenti ci si ritroverebbe a rischiare fino a 18 anni di reclusione in quanto il nostro Codice penale prevede una pena molto dura per chi organizza arruolamenti di tipo militare o compie atti ostili verso uno Stato estero. Si rischia anche l’ergastolo qualora, a causa di ritorsione, l’Italia dovesse essere attaccata.
La legge 210 del 1995, ripresa dalla convenzione dell’Onu, punisce sia colui che arruola che il combattente ancor più se mercenario per combattere in un Paese controllato da uno Stato estero, senza essere cittadino o residente e senza far parte delle forze armate.
Sembra comunque che l’arruolamento sia aperto e sia rivolto a tutti ad esclusione dei cittadini russi.
Per entrare nella legione straniera di liberazione Ucraina, che appare come ispirata alle Brigate internazionali della guerra civile spagnola, bisogna contattare le ambasciate o i consolati ucraini e svolgere il colloquio con i militari.
Il ministero della Difesa ucraino ha riferito pubblicamente di aver ricevuto migliaia di richieste da cittadini stranieri.