Sono stati investiti 3 mln in criptovaluta per la Street Art di JDL, con questa operazione anche l‘Arte Urbana approda nel nuovo mercato finanziario sempre piu’ vuoto di beni reali e solidi.
Abbiamo atteso il 2021 per assistere a questa nuova operazione di marketing che mescola arte e finanza. L’arte urbana nata come forma di protesta con un ampio impegno sociale, che ha dato voce agli emarginati e ha dato luce e colori alle grigie periferie di molte metropoli e che ha permesso agli artisti di strada di uscire dai quartieri ghetto e mostrare le proprie opere senza chiedere permesso alle autorità metropolitane. I colletti bianchi e gli squali di Wall Street si sono forse appropriati di questa forma istintiva d’arte? Si sa che la stragrande maggioranza dei più importanti artisti hanno origini umili e hanno spesso bisogno di “mecenati” che acquistino la loro arte. Sembra quindi che i maghi della finanza e del marketing stiano cercando di far approdare anche la street art nella finanza e più precisamente nel nuovo mercato finanziario delle criptovalute. In questo momento esistono montagne di criptovalute di ogni genere, centinaia di scommesse in una gincana di sistemi complessi pronti a regalare l’illusione della creazione del valore dal nulla. Mille o centomila campi dei miracoli dove i bit e gli algorirmi usano la crittografia per diventare, come per magia, denaro sonante in cui non si scambiano preziosi o bulbi di tulipano ma dei codici alfanumerici incompresibili che se trasportati in un sito web o in un’app mostrano corrispondenti valori in denaro circolante.
Per questa operazione i comunicati stampa recitavano il mantra “senza dimenticare l’impegno e lo slancio sociale “.
Ma veniamo al fatto. La street artist olandese JDL, al secolo Judith de Leeuw, ha venduto quattro sue opere murali per un valore di circa 2,9 milioni in criptovaluta. Judith de Leeuw è conosciuta in Italia per l’opera Outside in, il primo murales mangia-smog LGBTQI+ realizzato con vernici bio-tech Airlite, inventate da italiani, capaci di purificare l’aria dall’inquinamento come fossero alberi di alta montagna,. Il progetto fu sponsorizzato dalla no-profit Yourban2030 che ha affidato proprio a JDL a Roma lo scorso novembre la realizzazione di un opera fluttuante divora-inquinamento sulla parete dell’Istituto tecnico industriale statale Armellini in largo Beato Placido Riccardi, nel quartiere di San Paolo.
Questa novità nel contesto del mercato d’arte e della speculazione cripto-finanziaria suggerisce nuovi piani di riflessione e nuovi orizzonti finanziari aprendo il campo agli artisti e ai collezionisti ma sopratutto ai mercanti d’arte.
Tutto parte da IDON che è un token di pagamento digitale, in questo caso un “gettone criptovaluta“, creato per un progetto che ha l’ambizione di utilizzarlo per acquistare, vendere, affittare e sperimentare beni e servizi di lusso.
Cosa è un token?
Un token è un insieme di informazioni digitali all’interno di una blockchain che conferiscono un diritto a un determinato soggetto, la tokenizzazione è la conversione dei diritti di un bene in un token digitale registrato su una blockchain. (Definizione di Blockchain4innovation)
A questo punto viene lanciata l’idea di marketing da Idoneus International AG, la società svizzera che ha creato IDON, nel cui sito web sostiene di connettere partner industriali, proprietari di asset e detentori di token in un’economia integrata basata su blockchain.
L’idea è stata quella di acquistare 4 opere dell’artista JDL per un valore di 288.964 Idon token. A questo punto mi vien da pensare alla magia, ad una sorta di illusione di un impatto magggiore di un qualsiasi spettacolo mentalista. L’agenzia stessa dichiara che, virtualmente, questi 289 mila Idon Token varrebbero circa ben 3 milioni di dollari, una quantità di denaro vero che può diventare reale solo se e quando i token possano essere scambiati da un cambiavaluta, un cosidetto exchange pubblico, e solo allora potranno essere convertibili in dollari. Se accadrà questo l’artista JDL potrà incassare denaro vero e con questo proseguire addirittura la sua mission sociale. Ad alcuni colleghi vien da pensare alla Pietra Filosofale…
“Praenuntiat fumus incendium“ sostenevano i latini. Cosi’ la giovane artista olandese ha subito dichiarato che donerà un terzo del ricavato della vendita alla no profit italiana Gioca Con Il Cuore di Padova – organizzazione senza scopo di lucro che ha lo scopo di identificare, promuovere e gestire attività a sostegno di progetti che riguardano bambini in situazioni di disagio – e il resto per sostenere nuovi progetti di street art dedicati al sociale e alla sostenibilità.
Un grande frullato di emozioni con bambini, no profit, codici criptografici che con una formula di marketing post millennials potrà trasformare l’arte di strada in denaro arricchendo non solo l’artista ma addirittura tutta la società. Un illusione bellissima che ci incanta e ci soddisfa, ma sappiamo bene che l’illusionista, quello bravo, ci porta a concentrarsi su ciò che vuole mostrare rendendo di fatto invisibile ai nostri occhi il trucco che crea l’illusione. The show must go on e come ogni spettacolo finanziario il Gatto e la Volpe sapranno far germogliare le nostre monete d’oro ma solo se seminate nel campo giusto.
Ma continuiamo ad incuriosirci, non a caso, perchè almeno in questo caso c’e’ l’Arte, ovvero qualcosa che in ogni caso genera emozioni e illumina a volte il nostro cammino.
JDL è riconosciuta nell’ambiente artistico per il suo stile capace di tradurre le emozioni con realismo e poesia ed è da sempre impegnata a diffondere messaggi sociali attraverso la street art. Lavora su temi della discriminazione nell’ambito del genere come il discusso tema LGBTQIA+ e la sua arte si occupa anche di razzismo e salute mentale, arricchendo i muri del mondo con attenzione e lirismo grazie ad un inconfondibile talento. Ne sono dimostrazione anche le quattro opere vendute in questa operazione: Diversity, Hold me tight, Identity and Capitalism, The Travel.
“Ho avuto un’infanzia difficile e quando Juul Manders (433/BALR) mi ha detto che aveva venduto le mie opere per una tale cifra mi sono sentita quasi in colpa. Per questo ho deciso di donare parte del ricavato da questa vendita, alla onlus italiana Gioca con il Cuore un’organizzazione benefica che aiuta i bambini malati oncologici e fragili. Con la restante cifra continuerò a creare progetti di street art benefica che richiamano l’attenzione su temi sociali e ambientali. Un grande ringraziamento a Straatmuseum, che ha fornito la location per creare l’opera Identity&Capitalism, un quadro alto 8 metri”.
JDL aka Judith de Leeuw
JDL alias Judith de Leeuw è una street artist di 22 anni nata e cresciuta in Olanda ad Amsterdam. Nel 2015 ha iniziato i suoi primi lavori su commissione, che l’hanno anche portata a laurearsi in arte e design nel 2016. Ha iniziato a dipingere in strada con la vernice spray all’età di 15 anni. Nella strada si è legata al mondo dei graffiti e graffitari che la hanno introdotto per la prima volta all’arte eseguita con la bomboletta spray. Ora possiede uno studio nella parte est di Amsterdam dove lavora da artista quando non dipinge murales.
JDL si è fatta conoscere in Italia nel 2018 quando è stata in invitata dall’associazione Yourban2030 a realizzare un murale anti inquinamento, con la vernice Airlite ha dipinto una giovane ballerina surinamese che danza in un tornado di carte, un opera che fa riflettere sul tema della disuguaglianza. Un progetto d’arte che ha dimostrato che è possibile unire imprenditoria e arte all’insegna della tutela dell’ambiente e del pianeta, aprendo sempre nuove frontiere e orizzonti della codidetta “imprenditoria green”, tanto che la giovane artista olandese JDL ha amato così tanto lavorare con l’Airlite a Roma che ha deciso di portare questa vernice straordinaria, realizzata in Italia, una generatore di ossigeno e aria pura anche in Olanda.
Nel 2018 ha promosso e realizzato il murales green più grande d’Europa, Hunting Pollution; nel 2020 ha unito 90 street artist da tutto il mondo per la campagna Color4Action, raccolta fondi per la lotta globale all’emergenza covid; è stata capofila della cordata internazionale per il primo murales green a tema LGBT+ di 250 mq a Roma, Outside In; nel 2021 ha lanciato il primo murales mangia-smog dei Paesi Bassi, Diversity in Bureaucracy, ad Amsterdam, e ha promosso la monumentale opera dello street Artist sud americano Carlos Atoche per la ricerca contro il tumore al seno. Nel 2020 con Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno ottenuto l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici.
Dal profilo Social FB dell’artista è apparsa la dichiarazione:
“Così è successo questo. Quando ho deciso di diventare un artista, ho chiaramente preso la decisione di essere povera ma felice. Non sono mai stata pronta a fare così tanti soldi con la mia arte. Quando Juul Manders (433/BALR) ha venduto il mio lavoro per 2,9 milioni di dollari alla società svizzera Idoneus, i primi sentimenti che mi sono venuti sono stati enormi sentimenti di colpa e responsabilità da restituire alla società.
Ho pensato a lungo di passare il resto della mia vita su un’isola tropicale, ma ho capito che questo non mi avrebbe mai reso più felice della vita modesta che sto vivendo ora. Il motivo per cui provo gioia nella vita è perché sento di dare un contributo alla nostra società. Ecco perché sto donando 1 milione di dollari della criptovaluta a “Gioca con il cuore” ( Giocaconilcuore ), un ente di beneficenza che aiuta i bambini a sorridere durante, ad esempio, il cancro o i servizi all’infanzia. Con il restante importo continuerò a creare progetti di street art benefico che redigano attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Un grande ringraziamento a @TAG, che ha fornito la sede per creare l’opera. (https://www.facebook.com/jdlstreetartofficial/)”.
Links
JDL: www.jdlstreetart.com
Yourban2030: www.yourban2030.org
Idoneus: https://idoneus.io/
Le criptovalute non sono denaro pubblico, ma privato, forse non sono nemmeno denaro, non contengono nemmeno il senso del mezzo di scambio che dovrebbe almeno per legge avere il denaro garantito da Stati sovrani, o comunità. Il fatto che la street art, che mi è sempre stata particolarmente a cuore, almeno fino a quando era uno strumento democratico e inafferrabile, sia stata così assorbita dalle mostruosità finanziarie, mi lascia perplesso.