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Bullismo e Cyberbullismo, fenomeni sociali da non sottovalutare

Francesca Moretti

DiFrancesca Moretti

Ott 16, 2023

Il suicidio, in tempo reale, del 23enne bolognese è una triste notizia che lascia tutti sgomenti. Dalla sua stanza da letto, il giovane, noto su TikTok con lo pseudonimo di Inquisitor Ghost, ha deciso di mettere fine alla sua vita. Il TikToker era seguito da un nutrito gruppo di follower, circa 300 mila persone guardavano i suoi video.

Ho avuto modo di visionare alcuni filmati che il ragazzo ha postato su TikTok, ho trovato fantasioso e artistico il modo di presentarsi al pubblico, in tuta tenebrosa e maschera da teschio con gli occhi vuoti per ricalcare alcuni personaggi cinematografici.

Qual è il motivo che ha spinto Inquisitor Ghost ad uccidersi?

La Procura di Bologna indaga. Secondo gli internauti, il 23enne sarebbe stato vittima di cyberbullismo con false accuse di pedofila. Secondo il mio parere, per una persona con animo fragile e sensibile sono forme di diffamazione assai pesanti da gestire. Posso ipotizzare che non sia riuscito a reggere alle calunnie e al senso di vergogna. Prostrato dal dolore e dalla disperazione ha pensato che l’unico modo per silenziare quel fluire di sentimenti ed emozioni contrastanti sarebbe stato quello di spegnere i riflettori per sempre sulla sua giovane vita. Mi domando, suicidarsi in diretta potrebbe essere considerato un modo per suscitare un senso di colpa in coloro che lo hanno voluto infangare? Se tutto questo è veritiero, i calunniatori dovrebbero avere una coscienza per provare rimorso.

INQUISITOR GHOST, TIktoker suicida, Vincent Plicchi si ucc1de in diretta social a 23 anni

Nuoto nel limbo della rete, ipotesi e suggestioni personali rappresentano una verità individuale, non è detto che sia la reale verità. Tutti gli elementi del caso sono al vaglio degli inquirenti, loro compito acclarare i fatti.

Bullismo e Cyberbullismo, fenomeni sociali da non sottovalutare

Credo che per entrambe le forme di prevaricazione, sia per quella attuata nel mondo reale sia per quella realizzata mediante strumenti elettronici, un’azione adeguata sarebbe quella di non incentrare l’attenzione solo ed esclusivamente sul rapporto tra bullo e vittima, ma estendere l’interesse sul contesto famigliare, scolastico, amicale, tanto del prevaricatore quanto del prevaricato, e agire di conseguenza. Inoltre, è bene non sottovalutare nessun fenomeno che arrechi un qualsiasi danno. Indispensabile è la punizione, se colui che ha agito da bullo o da cyberbullo ha la consapevolezza che rimarrà impunito, beh, va da sé, che si sentirà autorizzato a perpetrare le sue cattiverie gratuite. Fondamentale, dunque, la certezza della pena anche per i minori, perché i giovanissimi di oggi non sono, poi, così sprovveduti.


Francesca Moretti

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Francesca Moretti è una Web Reporter Certificata dal WREP Registro EU Web Reporter
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